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Flussi e Sanatoria 

Come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione, vengono annualmente definite le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato, per esigenze di carattere stagionale, per lavoro autonomo e per le collaborazioni domestiche.

Il datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia, che intende instaurare un rapporto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato) con uno straniero residente all’estero deve presentare domanda allo Sportello Unico dell’immigrazione.

Lo Sportello Unico rilascerà il nulla osta al lavoro e verificherà la validità del visto rilasciato dall’autorità consolare e i dati anagrafici del lavoratore.

Flussi 2023-2025, pubblicato il decreto da 450mila ingressi

È stato pubblicato la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025”.

Il DPCM definisce i criteri per la determinazione dei flussi, nell’ambito e al di fuori delle quote, fissa le quote per il triennio e dà disposizioni sulle procedure.

Saranno ammessi in Italia 452mila cittadini stranieri, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, così suddivisi:
a) 136.000 cittadini stranieri per l’anno 2023;
b) 151.000 cittadini stranieri per l’anno 2024;
c) 165.000 cittadini stranieri per l’anno 2025.

Il DPCM distribuisce queste quote tra settori, tipologie di lavoro e di lavoratori indicando, inoltre, il calendario delle domande da parte dei datori di lavoro.

Per le quote del 2023, a partire dalle 9:00 del 30 ottobre 2023 e fino al 26 novembre 2023,  sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda all’indirizzo https : //portaleservizi.dlci.interno.it/ .              

Il sistema sarà disponibile con orario 08:00 – 20:00 tutti i giorni della settimana, sabato e domenica compresi.

Le istanze potranno essere trasmesse, in via definitiva, esclusivamente con le consuete modalità telematiche, a decorrere dal:

2 dicembre, per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;

4 dicembre per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;

12 dicembre per i lavoratori stagionali.

Per l’inoltro telematico delle istanze sul sito https://portaleservizi.dlci.interno.it/  è necessario il possesso di un’identità SPID o della CIE.

La continua evidenza, da indici ISTAT, di una forte presenza di occupazione irregolare di personale extracomunitario, di cui il numero maggiore si rileva nelle collaborazioni domestiche, ha fatto sì che nel disegno di legge di Bilancio 2024 si introduca, tra le misure di contrasto all’evasione, una specifica previsione riferita proprio al lavoro domestico attraverso una maggiore cooperazione tra l’Agenzia delle Entrate e l’INPS per una corretta rilevazione dei dati retribuitivi e contributivi.

Si ricorda che è possibile sanare tutte le posizioni irregolari attraverso la dichiarazione di emersione.

I datori di lavoro che possono effettuare la dichiarazione di emersione sono: 

cittadini italiani; 

cittadini di uno Stato membro dell’Unione Europea, residenti in Italia; 

cittadini extracomunitari in possesso di titolo di permesso di soggiorno CE di lungo periodo; 

cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno in quanto familiari di cittadino comunitario. 

I lavoratori da regolarizzare possono essere: 

cittadini italiani; 

cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea; 

cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno in corso di validità, che consente attività di lavoro subordinato; 

cittadini extracomunitari comunque presenti sul territorio nazionale.

Se l’emersione riguarda lavoratori italiani o comunitari la domanda deve essere presentata all’INPS;

Se riguarda lavoratori extracomunitari, invece, deve essere inoltrata con procedura informatica allo sportello unico dell’immigrazione tramite il sito del Ministero dell’interno.

Inoltre, la posizione dei cittadini extracomunitari privi di titolo di soggiorno impiegati presso le famiglie come lavoratori domestici di sostegno al bisogno familiare (colf) o come assistenti di persone affette da patologie o handicap (badanti), può essere regolarizzata attraverso la procedura di emersione del lavoro irregolare, meglio nota come “sanatoria”.

Nella domanda, da eseguire online, vanno inseriti i dati anagrafici del datore di lavoro, quelli del lavoratore straniero assunto come colf o badante, la tipologia e le mansioni del rapporto, l’orario di lavoro, la specifica se il lavoratore convive con il datore di lavoro, il luogo dell’impiego, la sistemazione alloggiativa del lavoratore, l’ammontare della retribuzione.

Roma, 23 Novembre 2023