NOVITÀ IN MERITO ALL’IDENTITÀ DIGITALE E ALL’ACCESSO AI SERVIZI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 Il D.Lgs n. 76 del 16 luglio 2020 c.d. “Decreto Semplificazioni” prevede misure orientate a semplificare e accelerare la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. 

Le misure, introducendo importanti novità in merito all’identità digitale e all’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, hanno lo scopo di: 

  • favorire la diffusione dei servizi in rete, 
  • agevolare l’accesso ai servizi da parte di cittadini e imprese, 
  • assicurare ai cittadini l’effettivo esercizio del diritto all’uso delle tecnologie digitali, 
  • rafforzare l’utilizzo dei dati e di strumenti digitali. 

Il 28 febbraio 2021, come stabilito dal citato Decreto, è la data in cui le Pubbliche amministrazioni devono, tra l’atro, integrare nei propri sistemi informativi, SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi) come unico sistema di identificazione per l’accesso ai servizi digitali. 

Le vecchie credenziali saranno valide fino a naturale scadenza e non oltre il 30 settembre 2021

Parliamo del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID); esso è la soluzione per accedere con un’unica Identità Digitale ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti. SPID si può utilizzare comodamente da casa da computer, tablet e smartphone. 

Il servizio SPID è gratuito per i cittadini e per le Pubbliche Amministrazioni, ed è fornito dai numerosi “identity provider” autorizzati da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), che offrono diverse opzioni di riconoscimento. 

Ogni “provider” ha propri meccanismi per la richiesta di SPID, ma in generale per richiedere e ottenere le credenziali SPID bisogna essere maggiorenne ed avere a disposizione: 

  • un documento italiano in corso di validità; 
  • la tessera sanitaria (o tesserino codice fiscale); 
  • l’e-mail e il numero di cellulare personali; 
  • una webcam nel caso in cui si decida di fare il riconoscimento online (il servizio è disponibile solo da alcuni provider. I cittadini sprovvisti di webcam possono recarsi allo sportello). 

Per accedere ai servizi online utilizzando SPID è necessario: 

  • collegarsi al sito web del servizio che interessa, 
  • autenticarsi alla pagina “Entra con SPID” o “Login” inserendo le credenziali SPID, 
  • seguire la procedura selezionando l’Identity Provider che ha rilasciato l’identità digitale. 

I liberi professionisti e le società possono fare richiesta di Spid professionale. In questo caso l’identità, denominata “eIDup per la persona giuridica”, conterrà non solo i dati della persona fisica (nome, cognome, codice fiscale, indirizzo, ecc. – comuni a qualunque identità SPID), ma anche i dati che identificano l’ente presso il quale il soggetto opera e sarà possibile l’accesso ai soli dati della persona giuridica indicata. In ogni caso, sarà il professionista o dipendente stesso a perfezionare – anche online – il rilascio di tali eIDup presso un gestore di identità SPID (“IdP”). La vera differenza, nonché novità, per tale tipo di identità, consiste nel fatto che le organizzazioni possono stipulare accordi specifici con un IdP, a seguito dei quali le organizzazioni stesse vengono messe nella condizione di indicare autonomamente a quali, fra i propri dipendenti o collaboratori, rilasciare a nome degli stessi un eIDup per la persona giuridica

A titolo di esempio con lo Spid professionale un lavoratore autonomo che svolge attività di libero professionista e collabora anche con un’azienda potrà avere tre SPID differenti, il primo è per persona fisica (servirà per sbrigare le pratiche legate alla libera professione), il secondo per persona giuridica (attività dell’organizzazione per cui lavora) e il terzo è quello usato per le relazioni con la PA in qualità di cittadino. Trattandosi di identità utilizzate da professionisti o dipendenti di organizzazioni, non vi è alcuna previsione in merito alla gratuità delle stesse. 

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è un documento di identificazione emesso dal Ministero dell’Interno. 

La CIE assicura il massimo livello di garanzia e accuratezza nei processi di accertamento dell’identità delle persone, e funziona come: 

  • strumento di verifica dell’identità
  • chiave di accesso ai servizi online offerti dalla Pubblica Amministrazione e da privati, 
  • fruizione di servizi ad accesso veloce (ad es. badge identificativi e abbonamenti elettronici). 

La CIE è uno strumento di identità digitale riconosciuto anche in Europa. 

È possibile utilizzare la Carta di Identità Elettronica per accedere ai servizi digitali erogati in rete dalle Pubbliche Amministrazioni e da privati. 

Con l’utilizzo di un lettore contactless, o tramite l’app Cie ID disponibile su sistema operativo Android o su sistema operativo Apple da installare su tablet o smartphone dotati della funzione NFC (Near-field communication – che permette la trasmissione dati senza fili), si ha la possibilità di utilizzare la CIE per: 

  • accedere ai servizi digitali tramite un meccanismo riconosciuto a livello europeo, 
  • effettuare procedure di registrazione o check-in in maniera facile e sicura (ad es. per strutture alberghiere, operatori telefonici, istituti e operatori finanziari, ecc.), 
  • accedere ai mezzi di trasporto, sostituendola a titoli di viaggio e abbonamenti (ad es. su autobus, tram, tornelli della metro, car/bike sharing, ecc.),
  • accedere ad eventi, sostituendola ai biglietti (ad es. per musei, manifestazioni sportive, concerti, ecc.), 
  • accedere ai luoghi di lavoro utilizzandola al posto del badge identificativo, sia per il controllo accessi che per la rilevazione delle presenze. 

La Carta di identità elettronica può essere richiesta presso il proprio Comune di residenza o presso il Comune di dimora per i cittadini residenti in Italia e presso il Consolato di riferimento per i cittadini residenti all’Estero. 

La Tessera Sanitaria (TS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) è una tessera elettronica dotata di più funzionalità. Si usa quando si va in farmacia per ritirare un farmaco, quando si deve prenotare una visita o un esame, oppure per certificare il proprio Codice Fiscale. La Carta Nazionale dei Servizi serve anche ad accedere, sia di persona che online, ai servizi della Pubblica Amministrazione

La Carta Nazionale dei Servizi viene emessa dall’Agenzia delle Entrate, che si occupa di produrre e distribuire la tessera su tutto il territorio nazionale. Ai nuovi nati viene spedita in automatico, senza bisogno di inviare alcuna richiesta, dopo che è stato attribuito il Codice Fiscale da parte dei Comuni o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso fosse necessario richiedere il Codice Fiscale occorre rivolgersi a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. 

Per richiedere il codice PIN della Carta Nazionale dei Servizi presso uno degli sportelli abilitati servono: 

  • la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi; 
  • un documento di riconoscimento (carta di identità, passaporto, patente di guida, ecc.); 
  • un numero di cellulare o indirizzo email al quale sarà inviata la seconda parte del PIN, mentre la prima parte ti sarà consegnata direttamente dall’operatore. 

La completa corrispondenza informatica tra la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e la Carta d’Identità Elettronica (CIE) assicura l’interoperabilità tra le due carte. 

Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o informazione aggiuntiva. 

Roma 25/02/2021