Durante i mesi di aprile, maggio e giugno 2025 avranno luogo le elezioni amministrative per l’elezione diretta del sindaco e per il rinnovo dei consigli comunali. A giugno 2025 i cittadini italiani saranno chiamati a votare sui referendum abrogativi inerenti a 5 quesiti in tema di lavoro e cittadinanza. Alla luce di tali appuntamenti molti datori di lavoro dovranno gestire e retribuire i lavoratori dipendenti che siano stati chiamati a svolgere funzioni elettorali presso i relativi seggi.
La normativa
L’articolo 119 del DPR n. 361/1957 stabilisce che in occasione di tutte le consultazioni elettorali disciplinate da leggi della Repubblica o da leggi regionali, i lavoratori dipendenti chiamati a svolgere funzioni elettorali, hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per tutto il tempo necessario all’espletamento delle relative operazioni. Pertanto, la legge stabilisce il diritto del lavoratore di svolgere le funzioni elettorali senza che il datore di lavoro possa impedire al proprio dipendente di adempiere a tale compito. L’articolo 1 della legge n.69/1992 stabilisce che i lavoratori che svolgono funzioni presso i seggi elettorali:
“hanno diritto al pagamento di specifiche quote retributive, in aggiunta all’ordinaria retribuzione mensile, ovvero a riposi compensativi, per i giorni festivi o non lavorativi eventualmente compresi nel periodo di svolgimento delle operazioni elettorali”.
Se lo svolgimento delle operazioni elettorali copre solo una parte della giornata, l’assenza viene legittimata per tutto il giorno lavorativo che, quindi, deve essere retribuito per intero. A tal riguardo, la Cassazione con le sentenze n. 8400 del 12 giugno 2002 e n. 11830 del 19 settembre 2001 ha sancito il principio per cui l’unità di misura sono i “giorni di assenza” dal lavoro e non un parametro orario.
In forza di tale principio, al lavoratore deve essere garantito:
- Per i giorni trascorsi in seggio la stessa retribuzione che sarebbe spettata in caso di effettivo lavoro;
- Un ulteriore giorno di retribuzione o un giorno di riposo compensativo per i giorni non lavorativi o festivi trascorsi al seggio per lo svolgimento delle funzioni elettorali.
Adempimenti del lavoratore
Prima dello svolgimento delle operazioni elettorali il dipendente è tenuto ad avvisare il proprio datore di lavoro della sua partecipazione ai seggi affinché quest’ultimo possa organizzarsi in vista della sua assenza. La comunicazione può avvenire in forma orale oppure, sebbene la legge non lo imponga, in forma scritta attraverso l’invio del certificato di chiamata o di una semplice informativa. Una volta concluse le votazioni e lo scrutinio, il lavoratore è tenuto a consegnare al datore di lavoro l’attestato da cui risulti il tempo trascorso in seggio. L’attestato deve essere firmato dal presidente di seggio e deve riportare il timbro della sezione elettorale presso cui il lavoratore è stato chiamato a svolgere le funzioni elettorali.
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