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FINANZIARIA 2024 (Legge di Bilancio, novità di lavoro)

Con la legge di Bilancio 2024 sono previsti numerosi interventi in materia di lavoro. Di seguito i più rilevanti:

Taglio del cuneo fiscale per i lavoratori

È riconosciuto un esonero parziale dai contributi a carico dipendente pari al:

– 6% se la retribuzione imponibile mensile è superiore a 1923 € ma inferiore a 2692 €;

– 7% se la retribuzione imponibile mensile è inferiore a 1923 €.

La misura non sarà applicata a 13ma (e 14ma) mensilità, per cui verranno calcolati i contributi senza esoneri.

Decontribuzione per le lavoratrici madri

Per il triennio 2024-2026 alle lavoratrici madri con 3 o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a

tempo indeterminato, è riconosciuto un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico della

lavoratrice fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite

massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile. 

Limitatamente al 2024, lo stesso esonero totale spetta anche alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con 2 figli, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Fringe benefit

La Legge di Bilancio per il solo anno 2024 fissa il limite di esecuzione da contributi e imposte dei fringe benefit a 1.000 €.

Rientrano nell’elenco dei fringe benefit per il 2024:

  • il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti;
  • le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento:
  • delle utenze domestiche del servizio idrico integrato;
  • dell’energia elettrica e del gas naturale;
  • delle spese per l’affitto della prima casa;
  • degli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Se il lavoratore ha figli a carico (che non sono in affido esclusivo all’altro genitore e che percepiscono reddito inferiore a 4.000 € se con età inferiore a 24 anni, 2840,51 € per età superiore) il limite di esenzione aumenta a 2000 €; questo limite può essere applicato solo se il lavoratore ne fa richiesta scritta al datore di lavoro.


Detassazione dei premi di risultato

Per i premi e le somme erogati nell’anno 2024, la legge di bilancio riduce dal 10 al 5% l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività.

Detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico – alberghiere

Nel settore turistico, ricettivo e termale, si riconosce, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024, un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito. Tale trattamento è pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario, effettuate nei giorni festivi. 

I lavoratori beneficiari sono: 

–  dipendenti con reddito non superiore, nel periodo d’imposta 2023, a 40.000 euro.

I settori di attività interessati:

–  esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;

–  il comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali.

Incremento aliquota Gestione separata

A decorrere dall’anno 2024, per gli iscritti alla Gestione separata INPS che esercitano abitualmente attività di lavoro autonomo diverse dall’esercizio di imprese commerciali, compreso l’esercizio in forma associata di arti e professioni, vi è un incremento dell’aliquota aggiuntiva dovuta alla Gestione separata pari a 0,35 punti percentuali. Pertanto l’aliquota è pari al 26,07%.

Congedo parentale

Fatta salva la durata complessiva fra i due genitori di 9 mesi indennizzati, l’indennizzo del congedo è pari a:

  • 1 mese 80%, alternativamente fra i due genitori (con figli entro i 6 anni);
  • 1 mese 60%, alternativamente fra i due genitori (con figli entro i 6 anni);
  • i restanti mesi 30%(con figli entro i 12 anni).

Per il solo anno 2024 il secondo mese sarà indennizzato al l’80% anziché al 60%.

Dal 2025, la misura dell’indennità sarà pari all’80% per il primo mese e al 60% per il secondo.

I successivi periodi di congedi parentale, da fruire entro i 12 anni di età, rimangono invece indennizzati al 30%, fino al raggiungimento del limite di 9 mesi (comprensivi dei predetti 2 mesi).

Sostegno alle donne vittime di violenza

Sono previste misure in favore delle donne vittime di violenza in condizione di maggiore vulnerabilità nonché la promozione, attraverso l’indipendenza economica, di percorsi di autonomia e di emancipazione in condizione di povertà.

Viene riconosciuto, a tal proposito, uno sgravio contributivo totale in favore dei datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza beneficiarie del contributo Reddito di libertà”.

Tale sgravio è riconosciuto nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui e per la durata di:

– 24 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato;

– 12 mesi se l’assunzione è a termine;

– 18 se si tratta di trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.

Il beneficio è riconosciuto nei limiti di spesa fissati per ogni annualità interessata.